Decompressione discale

La decompressione discale spinale, effettuata con un macchinario chiamato SpineMED,  rappresenta la più avanzata tecnologia disponibile per il trattamento non chirurgico di protrusioni, ernia del disco e degenerazione discale, sia lombare che cervicale, sindrome delle faccette articolari, alcune forme di stenosi spinale lombare e molte complicanze o esiti di interventi chirurgici.

Lo SpineMED utilizza il principio, clinicamente provato, della riduzione della pressione sulle strutture vitali della colonna vertebrale e dei nervi spinali, mediante riduzione della pressione interna del disco. Ciò facilita enormemente l’afflusso di fluidi e nutrienti all’interno del disco, riattivando il metabolismo discale.

Gli studi clinici effettuati mediante trattamento con SpineMED hanno documentato come le erniazioni discali si siano ridotte fino al 90%, in rapporto al numero di terapie effettuate.

Indicazioni
La terapia con SpineMED è una procedura intrinsecamente sicura, tuttavia deve essere effettuata solo su colonne strutturalmente stabili. Sono candidabili i soggetti affetti da:
-protrusioni discali focali e bulging anulare
-ernia discale (ernia del disco) contenuta, o comunque non espulsa o migrata
-disidratazione discale monodiscale o diffusa
-sindrome delle faccette (lombalgia meccanica posteriore)
-stenosi lombare centrale o laterale non serrata, solo se non accompagnata da severe alterazioni strutturali secondarie
-esiti di chirurgia spinale

Controindicazioni
Sono esclusi dal trattamento i soggetti con compromissione della integrità della colonna vertebrale:
– Osteoporosi severa, con perdita di tono calcico superiore al 40%
– Spondilolistesi degenerativa di grado 2° o maggiore
– Spondilolisi istmica
– Fratture vertebrali
– Tumori primitivi o secondari
– Spina bifida
– Deformità o lesioni congenite che compromettono la stabilità spinale
– Pregressa chirurgia destabilizzante (es. lamino-artrectomia)
– Pregressa chirurgia di stabilizzazione vertebrale con mezzi metallici

Sono altresì esclusi i soggetti affetti da malattie sistemiche quali sclerodermia, artrite reumatoide attiva, spondilite anchilosante, connettiviti in genere.
Non sono infine candidabili al trattamento le donne in gravidanza e i minori di 15 anni.

Dettagli
Il trattamento viene somministrato a paziente vestito. Dopo un breve periodo (20 minuti) di riscaldamento muscolare lombare profondo, mediante laser infrarosso, il paziente viene accostato alla macchina e disteso in posizione supina. Viene quindi fissato al lettino e agganciato all’unità di trazione.
Mediante precisa e sicura tensione, controllata da due computer, si inizia la decompressione del o dei dischi selezionati. La durata di una sessione è di 30 minuti, durante i quali la macchina effettua 20 cicli di decompressione, della durata di 60 secondi l’uno, alternati a 30 secondi di rilasciamento. Normalmente non si avverte alcuna sensazione di stiramento o trazione. E’ questa una caratteristica esclusiva dello SpineMED, che agisce “ingannando” il sistema nervoso, che non si accorge dello stiramento esercitato sulla colonna vertebrale.

Pertanto tutta la procedura è indolore e sicura.
Finita la sessione, segue un periodo di 15 minuti di raffreddamento muscolare e TENS.
Il numero di sedute varia nelle diverse condizioni patologiche ed è inoltre soggetto a variazioni individuali: una media di 15 sedute per le sindromi faccettali, 20 per protrusioni ed ernie discali, fino a 30 nei soggetti già operati e affetti da recidiva.
Le sedute hanno cadenza quotidiana, con pausa nel fine settimana.
L’effetto è cumulativo, e pertanto l’interruzione transitoria del trattamento può comprometterne il risultato.
Durante il ciclo di terapia e nel mese successivo il paziente viene invitato ad evitare gli stress meccanici alla colonna vertebrale. A tale scopo viene fornita una scheda che riporta gli esercizi consigliati e le posture da evitare.

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